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Joseph Bastian

Joseph Bastian
Joseph Bastian Leitung
Roman Borisov Klavier
Musik von: A. Clyne, C. Saint-Saëns, E. Elgar

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Do 20.11.2520:00

OSI al LAC

LAC, Lugano

Programm

Anna Clyne
(*1980)

This Midnight Hour per orchestra

12’

Camille Saint-Saëns
(1835 – 1921)

Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in fa maggiore op. 103 L’Egiziano (1896)

  1. I. Allegro animato

  2. II. Andante

  3. III. Molto allegro

29’



Edward Elgar
(1857 – 1934)

Enigma Variations variazioni per orchestra su un tema originale op. 36 (1899)

Tema e 14 Variazioni

36’


Concerto diffuso in diretta radiofonica su RSI Rete Due (rsi.ch/rete-due)


Il biglietto di questo concerto vale come titolo di trasporto valido nella data del concerto indicata in tale biglietto, quale carta giornaliera Arcobaleno, tutte le zone, in seconda classe (2.)(TK)(V).

Anna Clyne

This midnight hour per orchestra

Prima esecuzione: Parigi, Théâtre Espace Coluche, Plaisir, 13 novembre 2015. Orchestre national d'Île de France, direttore Enrique Mazzola

«Anche se non si vuole qui rappresentare una narrazione specifica, la mia intenzione è quella di evocare un viaggio visivo per l'ascoltatore». (Anna Clyne)

Camille Saint-Saëns

Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in fa maggiore op. 103 L’Egiziano

Prima esecuzione: Parigi, Salle Pleyel, 2 giugno 1896. Solista Camille Saint-Saëns

L’esotismo mediorientale e spagnoleggiante di un eterno inattuale.

Edward Elgar

Enigma Variations variazioni per orchestra

Prima esecuzione: Londra, St James's Hall, 19 giugno 1899. Direttore Hans Richter

Enigma: un detto oscuro che deve essere lasciato in sospeso, ad esprimere il nulla da cui proviene.

Vi porto in viaggio per mare

Caro pubblico,

sono davvero felice di debuttare a Lugano insieme all'Orchestra della Svizzera italiana. Insieme al mio caro collega Joseph Bastian, con cui ho avuto il piacere di esibirmi a Monaco di Baviera un anno e mezzo fa, vi presenteremo il magnifico Concerto per pianoforte n. 5 di Saint-Saëns, detto L’Egiziano.

Saint-Saëns compose quest'opera durante uno dei suoi regolari soggiorni invernali in Egitto, e in effetti essa possiede un colore unico e vivido. Tuttavia, la sua ispirazione va oltre l'Egitto stesso: come descritto dal compositore, il concerto rappresenta “un viaggio per mare”. Il secondo movimento in particolare incarna questa idea: intreccia melodie che Saint-Saëns ha ascoltato durante i suoi viaggi, come una canzone d'amore nubiana cantata dai barcaioli sul Nilo, con i suoi temi originali, creando un viaggio musicale vivido e fantasioso. Questo movimento ha un carattere particolarmente esotico e orientale, che si dispiega liberamente attraverso una serie di episodi contrastanti. Come scrisse lo stesso Saint-Saëns, «è una sorta di viaggio in Oriente, che arriva fino all'Estremo Oriente...».

Il primo movimento ha invece una struttura più tradizionale, anche se fin dalle prime note introduce immediatamente il colore e il carattere che definiscono l'intero concerto.

Infine il Molto allegro finale, brillante ed energico, conclude il viaggio festoso. Secondo Saint-Saëns, il suo ritmo costante rappresenta il monotono sbuffare dei battelli a vapore che un tempo solcavano il Nilo.

Non vedo l'ora di condividere questa affascinante musica con voi!

Roman Borisov

Catturare impressioni in musica

Se dessimo una scorsa alla classifica dei dieci compositori più eseguiti al mondo, troveremmo la britannica Anna Clyne, musicista eclettica e versatile, autrice, tra gli altri, di This Midnight Hour (Quest’ora di mezzanotte). Si tratta di un brano di grande potenza, che esplora le sonorità dell’orchestra ammiccando alla grande stagione francese di inizio Novecento. La sua forte caratterizzazione trae ispirazione da due poesie, una di Charles Baudelaire e l’altra di Juan Ramón Jiménez. Non si tratta di musica a programma, ma di un viaggio sonoro guidato da due letture, alla maniera impressionista.

Il brano si apre con esplosioni di energia frenetica: gli archi divisi suonano figure discendenti e sfalsate da sinistra a destra con effetto stereofonico in fortissimo. Dietro queste esplosioni si nascondono i versi fortemente evocativi di La musica, di Juan Ramón Jiménez:

“La musica; mujer desnuda, corriendo loca por la noche pura!” (“Musica; una donna nuda, che corre folle nella pura notte!”)

L’altra immagine fortemente suggestiva arriva dalla prima strofa di Harmonie du soir di Baudelaire: “Voici venir les temps où vibrant sur sa tige / Chaque fleur s'évapore ainsi qu'un encensoir/ Les sons et les parfums tournent dans l'air du soir /Valse mélancolique et langoureux vertige! “ (“Arrivano i tempi in cui vibrando sul suo stelo / Ogni fiore svapora come un incensiere; / Suoni e profumi turbinano nell'aria della sera / Valzer malinconico e languida vertigine!“).

L’evocazione di suoni e profumi floreali che intrecciano un valzer malinconico è riconoscibile a metà del brano, quando le viole, divise, suonano a distanza di un quarto di tono le une dalle altre, per emulare la sonorità stridente di una fisarmonica che intona un valzer parigino. Il ripetersi ostinato dell’ultima idea, contrappuntata dagli interventi degli strumenti a fiato, chiude il brano con un’ultima esplosione dei timpani.

A Parigi, nel 1896, veniva eseguito per la prima volta il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in fa maggiore op. 103 di Camille Saint-Saëns, noto come L'Egiziano. Al pianoforte sedeva il compositore stesso, che festeggiava i cinquant’anni dai suoi esordi pianistici, avvenuti proprio nella Salle Pleyel nel 1846. Saint-Saëns, compositore neoclassico ante litteram, era un pianista straordinario, qualificato da olimpica compostezza ma, a detta di tanti testimoni, poco trascinante e ancor meno commovente. Immune (apparentemente) alle tendenze moderniste del suo tempo, negli anni in cui Arnold Schönberg scriveva Verklärte Nacht (1899) e Claude Debussy il Prélude à l'après-midi d'un faune (1894), Saint-Saëns guardava piuttosto ai pianisti del passato e a Robert Schumann, figura da lui molto amata. Ne risulta un concerto sorprendente e allo stesso tempo anacronistico, generoso di spunti esotici maturati intorno al soggiorno a Luxor, dove fu composto, di tinte spagnoleggianti e mediorientali.

A distanza di pochi anni, tra ottobre 1898 e febbraio 1899, Edward Elgar componeva le Enigma Variations, su un tema originale. La genesi di questo brano è raccontata dallo stesso compositore che, alla fine di un'estenuante giornata di insegnamento, si sarebbe seduto al pianoforte per strimpellare qualcosa al solo scopo di svagarsi. La moglie Alice lo avrebbe interrotto bruscamente per suggerirgli che quel motivetto che stava accennando non era male; da qui l’idea di ricavarne qualcosa, nella forma di un tema originale seguito da quattordici variazioni. Elgar chiamò la melodia Enigma, non nel senso di un enigma da risolvere, ma come un "detto oscuro [che] deve essere lasciato in sospeso", esprimendo il "nulla" da cui proveniva. Le variazioni furono il risultato di un esercizio giocoso, ancora una volta con la complicità della moglie. Per puro divertimento, Elgar iniziò a elaborare la melodia, ricavandone le caricature musicali di alcuni suoi amici e chiedendo ad Alice di indovinare chi fossero i personaggi misteriosi che andava caratterizzando. È questa la ragione per cui Elgar dedicò il brano agli amici che vi aveva ritratto, scrivendo all’inizio di ogni variazione le iniziali della persona in questione. Ancora una volta, non si tratta di descrivere qualcosa o qualcuno in musica, ma di catturare un’impressione in quella maniera ineffabile che è propria della musica.

Massimo Zicari

Joseph
Bastian

Joseph Bastian

Rolle

Direttore

Roman
Borisov

Roman Borisov

Rolle

Pianoforte

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Orchester, das im LAC (Lugano Arte e Cultura) in Lugano ansässig ist, setzt seinen erfolgreichen Weg zwischen begeisterten Empfängen von Publikum und Kritik im In- und Ausland in den wichtigsten Theatern und Sälen ganz Europas fort.

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