Il biglietto di questo concerto vale come titolo di trasporto valido nella data del concerto indicata in tale biglietto, quale carta giornaliera Arcobaleno, tutte le zone, in seconda classe (2.)(TK)(V).
….e noi non possiamo che ricambiare l’affetto del Maestro Holliger per l’OSI e il pubblico luganese, facendogli i migliori auguri per il suo 85esimo compleanno e i complimenti per una carriera che non ha eguali nel mondo della musica classica in Svizzera.
Tanti auguri Maestro, in questo speciale progetto che ci permetterà di apprezzarla in ogni sua sfaccettatura artistica!”
Orchestra della Svizzera italiana
La Serenata per tredici fiati op. 7 mise il diciassettenne Richard Strauss in contatto con il celebre direttore d’orchestra Hans von Bülow. Al famoso musicista la Serenata, eseguita dalla sua Orchestra di Meiningen, non era dispiaciuta, tanto che gli commissionò un nuovo lavoro, la Suite per fiati op. 4. «Herr Dr. Brahms - a cui Bülow la inviò - ne ha detto molto bene, benché cercasse invano la vena melodica che dovrebbe debordare alla vostra età».
Più di sessant’anni più tardi, nella dolorosa estate di San Martino, l’ottuagenario Richard Strauss, abbondonata la Germania devastata dalla guerra, in attesa del processo di “denazificazione” da parte degli Alleati, trovò rifugio in Svizzera e diresse la giovanile Serenata il 25 luglio 1947 proprio con l’Orchestra della Radio della Svizzera italiana, accostandola a quattro meravigliosi Lieder e alla suite del Bürger als Edelmann.
La parte centrale del concerto è costituita da tre brani (due andanti e un adagio) del compositore boemo Anton J. Reicha (1770-1836), celebre docente del Conservatoire di Parigi, dove ebbe allievi di composizione Berlioz, Liszt, Gounod e Franck. I tre brani scritti per corno inglese solista (l’oboista alsaziano Auguste-Gustav Vogt, prima parte dell’Opéra di Parigi e collega al Conservatoire), con flauto, clarinetto, corno e fagotto, videro la luce durante la Restaurazione (1817-9) quando Reicha compose venticinque rinomati Quintetti per fiati.
A pochi anni prima della composizione della Serenata di Strauss, risale la composizione (4-18 gennaio 1878) della Serenata in re minore per fiati op. 44 (due oboi, clarinetti, fagotti, controfagotto, tre corni, violoncello e contrabbasso) di Antonín Dvořák, ispirata dall’entusiasmo suscitato dall’ascolto a Vienna della Serenata in mi bemolle maggiore K 375 di Mozart. Dvořák ripensò alla serenata rococò, slavizzandola, vale a dire inserendo elementi folclorici, ad esempio nel Minuetto che strizza l’occhio alla fascinosa sousedská spezzata da un travolgente furiant, oppure nel tonico e allegro Finalevivificato dal ritmo e dalla verve della polka. Un chiaro omaggio alla tradizione boema dei gruppi di musicisti ambulanti che si formavano attorno ad un contrabbasso ed eseguivano un vario repertorio di paese in paese. La loro perizia fu ammirata fin da Wagner e Berlioz, che ricordò il valore di questi dilettanti che avevano in repertorio canzoni, ballabili e brani di Beethoven.
Giovanni Gavazzeni
Ruolo
Play&Conduct - Oboe
Ruolo
Flauto
Ruolo
Clarinetto
Ruolo
Corno
Ruolo
Fagotto
Orchestra residente al LAC (Lugano Arte e Cultura) di Lugano, prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, direttore principale dal 2015.
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